Ilaria Menici, garden designer, per Mema Giardini
Il concept
La fiaba come processo formativo: ogni eroe deve sapersi sacrificare per diventare tale. Due dimensioni uguali ma sottosopra, un viaggio verso la meraviglia; questo giardino è un’esperienza che ci suggerisce di guardare il mondo con l’incoscienza dei bambini e di sacrificare le certezze che abbiamo per stupirci e innalzarci verso nuove dimensioni..
L’intervista
L’ultimo libro che hai letto? E il prossimo?
L’arte della gioia di Goliarda Sapienza. Il prossimo sarà Abbiamo sempre vissuto nel castello di Shirley Jackson.
Il tuo prossimo viaggio?
Vorrei poter andare presto in Giappone, luogo misterioso, dove storia e mito si intersecano per creare una cultura affascinante e misteriosa.
Colore preferito?
Tutti i colori caldi dell’autunno, dal giallo all’arancio, dal marrone al vermiglio fino al verde scuro. Li adoro perché scaldano l’anima e creano un’unione fra la terra ed il cielo.
La pianta che ti sta più a cuore?
Sicuramente il Faggio, custode della conoscenza.
Dove vorresti vivere?
In qualsiasi posto purché nella natura e circondata da molti animali.
La tua epoca storica preferita?
Sono molto affascinata dagli anni della rivoluzione industriale, per le profonde trasformazioni socio-culturali ma soprattutto per come ha cambiato l’aspetto delle città.
Attraverso poche parole, ci descrivi una scena che per te rappresenta “bellezza ed eleganza”?
Le incisioni di Giovan Battista Piranesi “Le Vedute di Roma” raffiguranti rovine classiche travolte da una natura che pian piano riprende forma.
Cos’è per te un giardino?
Un luogo dove il rispetto e la cura diventano i veri protagonisti.
Cos’è per te la fiaba?
Per me la fiaba rappresenta legame ed evoluzione; questi racconti, narrati di generazione in generazione costituiscono veri e propri legami culturali. Lo schema di queste narrazioni, inoltre, ci suggerisce un modo di vivere la vita attivamente per riuscire ad essere la versione migliore di noi stessi.