4. “Alla ricerca di sé stessi”

Orticolario . Arianna Tomatis
Arianna Tomatis, architetto

Il concept

Entrando nel labirinto il visitatore viene risucchiato in un percorso tortuoso ed enigmatico nel quale è completamente circondato da alte piante di bambù che, insieme ad una nebbia soffusa, lo disorientano. Il cammino per arrivare al centro è unicursale, ovvero costituito da un unico percorso privo di incroci, proprio come i labirinti più antichi.

L’intervista

L’ultimo libro che hai letto? E il prossimo?
Ultimo: The Dry Gardening Handbook, Olivier Filippi.
Prossimo: Naturalistic Planting Design: The Essential Guide, Nigel Dunnett.

Il tuo prossimo viaggio?
Algarve.

Colore preferito?
Giallo scuro. È un colore che mi riporta al Sole, al caldo, alla felicità, al benessere, alla gioia di vivere.

La pianta che ti sta più a cuore?
Miscanthus sinensis (tutte le varietà).

Dove vorresti vivere?
In Italia. Qualsiasi regione, ma in Italia. Amo il Cile e l’ho amato per tutto l’anno in cui ho vissuto là, ma non vedo il mio futuro laggiù.

La tua epoca storica preferita?
Il ‘700, nello specifico la corrente artistica del Neoclassicismo.

Attraverso poche parole, ci descrivi una scena che per te rappresenta “bellezza ed eleganza”?
La scena nella quale Amore abbraccia Psiche e si avvicina a lei per baciarla. L’opera per eccellenza che rappresenta la scena è, a mio parere, “Amore e Psiche” di Antonio Canova.

Cos’è per te un giardino?
Un’isola di pace fuori dal caos: un luogo in cui rifugiarsi, trovare conforto, sentirsi accolti, sentirsi protetti, lasciarsi andare, sentirsi liberi; un luogo in cui ammirare, imparare, toccare, ascoltare, udire, notare, vedere, osservare, odorare, gustare.

Cos’è per te la fiaba?
La fiaba, per me, è una narrazione fantastica ambientata in un mondo magico e surreale, caratterizzata da personaggi particolari e incentrata su avvenimenti paradossali, assurdi e senza senso.
La prima che mi è venuta in mente, leggendo il bando, è stata “Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie”, ed è anche su di essa che mi sono ispirata per il mio progetto.