Andrea Camassa

Andrea Camassa

Andrea Camassa, garden designer
con Stefano Penta e Marcello Campo
progetta “Meet me halfway”
nello Spazio Vivai Piante Battistini . Cesena (FC) . battistinivivai.com

L’intervista

L’ultimo libro che hai letto? E il prossimo?
L’ultimo libro che ho letto si intitola “I signori del cibo”, meraviglioso, lo consiglio a tutti! Il prossimo, che ho già acquistato, è “Le piante dei padri tra memoria e oblio”. 

Il tuo prossimo viaggio?
In Islanda.

Colore preferito?
Rosso.

La pianta che ti sta più a cuore?
Ho una particolare predilezione per tutte le piante da ombra, il loro sapersi adattare all’oscurità mi ha sempre attirato, senza parlare della loro eleganza innata.

Dove vorresti vivere?
Ovunque purchè sia in un bosco. 

La tua epoca storica preferita?
Non ho un’epoca storica preferita, ma tornerei volentieri indietro nel tempo per cominciare il prima possibile una campagna di sensibilizzazione a livello mondiale per la salvaguardia del nostro pianeta, ne abbiamo ancora troppo poco rispetto.

Attraverso poche parole, ci descrivi una scena che per te rappresenta “bellezza ed eleganza”?
Quando sono stato al Sequoia National Park negli Stati Uniti, guardando il “Generale Sherman”, una sequoia di 2000 anni, ho pensato di non essermi mai trovato davanti a qualcosa di tanto bello ed elegante. 

Tu giochi ancora?
Quotidianamente, sono cresciuto con altri due fratelli maschi, il gioco è una componente fondamentale della mia giornata da quando sono nato.

Cos’è per te un giardino?
È un compromesso tra la volontà dell’uomo e quella della natura! Anche se devo ammettere che considerando le richieste dei miei clienti è piuttosto il desiderio di onnipotenza dell’uomo che si impone sulla natura.