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‘In Hortus Varietas’ e l’orto sinergico

In Hortus Varietas” è un progetto che ruota attorno al tema dell’orto sinergico, che segue metodi di coltivazione naturale basati sul ciclo continuo della vita nel terreno e sfrutta la sinergia tra le piante, che si danno benefici le une alle altre, secondo le proprietà anche curative e/o di prevenzione di alcune di esse.

Nell’orto sinergico si crea l’habitat vegetativo e microbico ottimale del terreno in modo naturale senza l’uso di mezzi meccanici nè quello di fitofarmaci: uno dei punti centrali è la consociazione di piante della famiglia delle Leguminosae o Fabaceae (piselli, fagioli, lenticchie ecc.), in grado di produrre batteri azoto fissatori utili allo sviluppo vegetativo, con piante della famiglia delle Lilliaceae (cipolle, aglio, erba cipollina ecc.), dalle spiccate caratteristiche fungicide e insetticide preventive, e di verdure comuni, che vengono messe a dimora tra le due famiglie di piante precedentemente citate.
In questo modo si favorisce la flora microbica del terreno senza ricorrere a materiale organico di alcun genere, che sarà, anzi, apportato  in fase di primo impianto solo nel caso di terreni poveri e mal strutturati; saranno le piante stesse, una volta esaurito il loro ciclo produttivo a fornire fertilità, grazie anche alla tecnica di coltivazione su terreno baulato (si forma un profilo a schiena d’asino o convesso), che favorisce la corretta regimazione delle acque in eccesso e favorisce la giusta porosità del substrato.

Ad affiancare Vittorio Peretto nel progetto “In Hortus Varietas” di Via Montenapoleone, Beatrice Lampugnani della Floricoltura Lampugnani Walter di Orsenigo (Co), che, in via sperimentale, ha inserito nei progetti di ortoterapia anche l’orto sinergico come metodo aggregativo: collaborazione tra abili e diversamente abili.