Ecco le anteprime dei progetti finalisti al Concorso Internazionale “Spazi Creativi” 2016.
Giardini e Installazioni che i finalisti realizzano nel Parco di Villa Erba, in occasione dell’ottava edizione di Orticolario.
Concorrono al Premio “La Foglia d’oro del Lago di Como”, al Premio “Giuria Popolare” e ad altri Premi. > Dettagli
> La mappa dei Giardini e delle Installazioni in concorso nel Parco (.pdf)
1. “Il senso di perdersi”
Progetto e realizzazione di Ginkgo Giardini . Torino
ginkgo-giardini.it
Ci si può perdere per errore o per scelta.
Perdersi nella natura può essere un modo per vivere in lei un’esperienza nuova, gustarla con tutti i sensi e assaporare quello della scoperta.
È un giardino raccolto, al quale si arriva attraverso un labirinto di visuali celate che ci conducono alla nostra interiorità: al centro una distesa di anemoni dove fermarsi e lasciarsi portare dal vento, ánemos (άνεμος), metafora dell’effimerità dell’esistenza.
> Anteprima del progetto e le aziende che collaborano alla sua realizzazione
2. Spazio Floema
“Vedere con le orecchie, ascoltare con gli occhi”
Vincitore del Premio “La Foglia d’oro del Lago di Como”
Vincitore del Premio “Stampa”
Vincitore del Premio “Giardino d’artista”
Progetto di Enzo . Gifu (Giappone)
enzo-garden.net
Si accede al giardino Zen attraversando un arco di rami intrecciati.
Una passerella di legno circondata da un boschetto di Acer Palmatum e Ophiopogon japonicus ‘Gyoku Ryu’ conduce a un luogo di meditazione, un pentagono fatto di Tatami, dove ogni vertice rappresenta uno dei cinque sensi. Lungo il percorso lanterne giapponesi e la ‘Sanzo Seki’, la pietra principale del giardino. Un braciere e una fontana rappresentano acqua e fuoco, elementi di purificazione di corpo e mente, per accogliere la natura e risvegliare il sesto senso attraverso la meditazione.
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3. Spazio AM Casali
“Inside Nature”
Vincitore del Premio “Grandi Giardini Italiani”
Progetto di P’ARCNOUVEAU . Milano
parcnouveau.com
La contemporaneità ci chiama ad un rapporto stretto con la natura. L’installazione propone un brano di paesaggio tridimensionale, un’occasione di totale immersione. Avvolti in una forma organica si riscopre la capacità di osservare. Attorno la vegetazione organizzata per orizzonti, omaggio alla struttura storica del paesaggio lariano. In primo piano il prato, poi le graminacee (Pennisetum e Stipa) con fioriture (Achillea, Persicaria amplexicaulis, Allium ramosum e Anemone hupehensis) ed infine arbusti e alberi.
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4. “Giardini Interiori”
Vincitore del Premio “Giardino dell’empatia”
Progetto e realizzazione di Studio Zero . Como
designstudiozero.com
Un percorso nel nostro mondo interiore fatto di passaggi in stanze concatenate in cui risiedono i giardini segreti della nostra anima. Scendendo nell’io profondo le stanze diventano sempre più raccolte e il giardino più primordiale, andando a toccare quel sesto senso che ci guida nel percepire la verità del mondo, della natura e dell’umanità. Si passa così dal giardino razionale di Buxus sempervirens a quello domestico con Rosmarinum officinalis e Olea europea, al giardino naturale di Poaceae.
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5. “Pioggia”
Progetto e realizzazione di Giardini Benatti . Cusano Milanino (Mi)
giardinibenatti.net
Come una radura oltre una cascata, regno di felci e muschi, odore d’acqua, di terra e di foglie, le anemoni impazzano, farfalle di fiori si specchiano nelle acque calme.
Luogo di estraneazione dalla “realtà” per ritrovare la verità.
Un cerchio inscritto in un quadrato, a memoria che il “cielo” è dentro noi, il sesto senso è in ognuno di noi, a volte bendato, ma sempre pronto ad essere colto.
Come scrisse Italo Cavino: la fantasia è un posto dove ci piove dentro.
> Anteprima del progetto e le aziende che collaborano alla sua realizzazione
6. “Il nastro arancio. Al di qua e al di là”
Progetto e realizzazione di Lorenza Figari . Celle Ligure (Sv)
lorenzafigari.it
Da dove arrivano le premonizioni e le intuizioni che chiamiamo “sesto senso”, ancora non lo sappiamo. Certi aspetti della realtà sono visibili, altri nascosti, ma in qualche modo percepibili.
Alternati al di qua e al di là del “nastro arancio”, che rivela in controluce le silhouettes di infiorescenze, tronchi, foglie, ed il movimento dei visitatori stessi, gli “episodi di giardino” si vestono di viola, il colore dell’intuito e della percezione, e giocano con le ombre degli anemoni e degli astri.
> Anteprima del progetto e le aziende che collaborano alla sua realizzazione
7. “Disconnect to Reconnect”
Vincitore del Premio “Essenza”
Progetto e realizzazione di Verde Passione . Vedano al Lambro (Mb)
verdepassione.it
Celata dietro ad un ampio muro, barriera tra noi ed il nostro io, la natura si mostra nella sua forma più seducente: fogliame esotico e lussureggiante, fronde morbide, colori insoliti. Il mormorio dell’acqua emerge da questa vegetazione ombrofila, naturale rifugio per le candide e delicate anemoni.
Lontani dal caos quotidiano ed immersi nella natura, qui viviamo quell’esperienza sensoriale che conduce alla dimensione più profonda di noi stessi: il sesto senso.
> Anteprima del progetto e le aziende che collaborano alla sua realizzazione
> Intervista con la progettista
8. “Mutazioni”
Progetto e realizzazione di Heidi Bedenknecht-De Felice . Como
FB: Heidi Bedenknecht-De Felice
I danni ambientali hanno una rilevante influenza sugli equilibri naturali: eventi che portano spesso ad alterazioni cellulari nel mondo vegetale, con la conseguente e bizzarra mutazione della forma originaria.
“Mutazioni” invita all’ascolto del nostro sesto senso, alla riflessione sugli effetti che il comportamento dell’uomo ha sulla natura e inevitabilmente su se stesso: liane, piante ricadenti, fiori immaginari e fantastici realizzati in policarbonato fluorescente che, con le diverse condizioni di luce, si trasformano, assumendo aspetti diversi e regalando effetti molto particolari.
L’evento all’interno di “Mutazioni”:
Domenica 2 ottobre 2016, ore 16.45
“Still life”. Performance di danza
A cura di Scuola di danza Moderna e Contemporanea, Ass. Culturale Casa De Arte
Ph. Dario Fusaro
“The Green ‘O'” di Andrea Musto e Antonio Severino. Vincitore Premio “Stampa” 2015