Notizie Viaggio con paesaggio

Viaggio con paesaggio di lago. Lario

Lago di Como. Ph. Luigi Fieni

Villa d’Este, Cernobbio. Dettaglio. Ph. Luigi Fieni in volo con Heliduebi

Testo di Anna Rapisarda Visual Designer

“Il lago di Como è adatto a tutti coloro che non intendono resistere alle loro passioni”
(Maurice Barrès)

Il paesaggio lariano rappresenta un secolare rapporto di complicità tra uomo e natura.
Difficile pensare al Lago di Como senza i paesini arroccati, senza le ville con i loro parchi e giardini in cui nacquero passioni, amori, emozioni all’ombra di piante provenienti dagli esotici viaggi dei proprietari e introdotte grazie all’aiuto di fidati giardinieri. Gli stessi giardinieri che, in occasione delle esposizioni floricole ed agricole succedutesi fino alla metà del ‘900 con il Settembre Lariano, rappresentarono l’orgoglio e il prestigio delle proprietà, gareggiando nella riproduzione di primizie e varietà fino allora sconosciute.

Proprio in autunno, nell’Ottocento, di ritorno dai viaggi e in attesa della stagione mondana cittadina, i proprietari animavano le ville con feste da ballo, musica, gite sull’acqua, regate, giochi in giardino.
Nel 1881 il giornalista e letterato Raffaello Barbiera scriveva “I milanesi sono laghisti per eccellenza, e del resto, quale meta più splendida del lago di Como e del lago Maggiore potrebbero trovare per sé? Il primo, soprattutto, perché è il più vicino alla città e si presenta ingemmato di ville e cosparso di giardini che profumano l’aria, qualcuno de’ quali sontuoso e libero a tutti e in tutte le ore, con prati di una morbidezza vellutata, talché ti vien vogla di accarezzarli colla mano, e con il cobalto purissimo del cielo e dell’acqua”.*

Un paesaggio ispiratore anche per scrittori e artisti che, inconsci promotori turistici, contribuirono alla diffusione del “Mito del Lario” favorito anche dalla mitezza del clima e per la posizione geografica, entusiasmante per i temperamenti romantici. Un palcoscenico ideale anche per grandi compositori come Rossini, Bellini, Verdi, Listz e Wagner, che gli dedicarono le loro opere.

* ‘Cronachette della villeggiatura’ di Ornella Selvafolta da “Il Gioco nel Giardino e nel Paesaggio” a cura di Laura Sabrina Pelissetti e Lionella Scazzosi (ReGiS – Rete dei Giardini Storici, 2017)